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Ferrara, Polo Progetti nella fase esecutiva del restauro dell’ex convento dei Teatini
Prosegue il lavoro di Polo Progetti nell’ambito del restauro e risanamento conservativo del complesso “Ex convento dei Teatini” di Ferrara. L’Agenzia del Demanio, proprietaria dello storico immobile in centro città risalente al ‘600, ha indetto una gara europea a inizio 2020 per l’affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva, direzione lavori, coordinamento per la sicurezza, oltre all’aggiornamento del rilievo in modalità BIM. L’obiettivo è la riallocazione, all’interno dell’ex convento, degli uffici del Ministero di Grazia e Giustizia e del Ministero del Lavoro, sulla base del “Piano di Razionalizzazione” della Direzione Regionale Emilia Romagna dell’Agenzia del Demanio. Il raggruppamento temporaneo di professionisti costituito da 3TI Progetti Italia S.P.A., Paolo Rocchi Architetto, Studio Speri Soc. di Ingegneria e Polo Progetti si è aggiudicato la gara. Il lavoro di progettazione si è avviato nella primavera del 2020 (ne avevamo parlato in questo articolo) e ora si è entrati nella fase esecutiva del progetto.
L’Ex convento dei Teatini si sviluppa su due piani e sorge in adiacenza al fianco orientale della Chiesa di S. Maria della Pietà e S. Gaetano, intorno a quella che un tempo era la corte dell’antico chiostro. Il complesso costituisce parte integrante del patrimonio edilizio dell’insediamento storico.
Finora Polo Progetti si è occupata del rilievo con strumentazione Laser Scanner e della restituzione in modalità BIM dell’intero complesso. Inoltre, nelle successive fasi di progettazione Polo Progetti ha fornito un supporto attivo nella rielaborazione in modalità BIM dell’intero progetto architettonico.
Il progetto architettonico approvato, che risponde all’esigenza di creare ampie superfici da destinare ad uffici, di gran lunga maggiori rispetto a quanto disponibile allo stato di fatto, ha previsto interventi di varia natura con l’obiettivo di consentire la lettura dei caratteri identitari dell’edificio. Tra questi il recupero delle aree compromesse da interventi impropri eseguiti nel tempo (ad esempio le manomissioni derivanti dall’inserimento di spazi di servizio o eccessivi frazionamenti degli ambienti). Altra esigenza è il miglioramento della risposta statica del fabbricato con interventi strutturali e rivedendo interamente il sistema impiantistico con soluzioni ad alta efficienza.
Il caso del convento ferrarese dei Teatini è, a suo modo, emblematico delle problematiche che caratterizzano gli insediamenti di ordini religiosi, inseriti all’interno di un nucleo storicizzato preesistente, che hanno fortemente risentito delle profonde cesure d’utilizzo avvenute dopo la loro secolarizzazione avvenuta a seguito dell’occupazione del nord d’Italia ad opera delle truppe napoleoniche. Molti di tali fabbricati vennero convertiti in caserme o uffici pubblici, o addirittura parcellizzati e venduti: molti di essi vennero a tal punto stravolti da non essere più riconoscibili nemmeno in pianta.
Raggiungere un adeguato livello di qualità architettonica, nel caso dell’Ex convento, non può quindi prescindere dalla conservazione degli elementi storici rimasti visibili e, ove possibile, dalla loro valorizzazione, rendendo ancora più evidente la loro identità spaziale e funzionale.
Nella fase progettuale si è data grande importanza all’armonizzazione degli interventi strutturali con i caratteri storico-architettonici del complesso, focalizzando l’attenzione sull’individuazione di interventi che potessero risolvere le vulnerabilità delle strutture, senza alterare eccessivamente la spazialità degli ambienti sui quali è necessario operare.